Non riescono ad allacciarsi le scarpe. Fanno fatica a camminare. Si vergognano a stare tra la gente. E a giudicare dai dati raccolti dalla Società italiana di chirurgia dell’obesità la cura non è, come pensano in molti, una soluzione a portata di mano, secondo un copione già scritto e senza sorprese.
Febbraio 1973, ospedale San Martino di Genova: una donna alta un metro e quaranta pesa centocinquanta chili. Entra in sala operatoria per il primo intervento di chirurgia dell’obesità. I medici eseguono un bypass digiuno ileale, ma l’operazione fallisce. Solo nel maggio 1976, nello stesso reparto dell’Università ligure viene programmato un altro intervento. La tecnica chirurgica questa volta è stata ideata dal professor Nicola Scopinaro e l’operazione riesce.
L’inchiesta su Panorama a doppia firma con Gianna Milano, maestra di giornalismo