Cura Di Bella, malati ancora in coda il conto lo paga la sanità pubblica

Ricordate la cura Di Bella? Continua ad attrarre pazienti: a volte delusi dai risultati delle terapie tradizionali, altre volte spaventati dagli effetti della chemio. A distanza di 15 anni dalla sperimentazione, bocciata senz’appello, gli ammalati sono ancora in coda davanti allo studio del professore dell’ultima speranza. E affollano pure le aule dei tribunali: in prima linea nella battaglia tra scienza e coscienza, con esiti persino più paradossali di quelli segnalati di recente per il metodo Stamina. S’incrociano storie diverse, che attraversano l’Italia, a giudicare dai racconti e dai dati diffusi da Giuseppe Di Bella, medico al lavoro nel nome del padre: dal 1998 al 2014 soltanto i pazienti curati per sentenza sono oltre duemila che hanno avuto concesso questo metodo su ricorso presentato alla magistratura. In questo caso, curati a spese dello Stato.
L’inchiesta su Il Mattino